L’Abbecedario d’Abruzzo idea regalo per Natale di Stefania Di Claudio
“Mamma come si dice quella parola in ‘indialetto’ che ogni tanto dice la nonna Pina?”
Questo mi chiedevano spesso i miei figli da piccoli quando non capivano qualche esclamazione pronunciata dai nonni.
A casa non usiamo molto parlare in dialetto e molte delle parole di uso comune non rientravano nel vocabolario dei miei ragazzi, almeno da piccolini.
Io e mio marito abbiamo la fortuna di essere nati e cresciuti in due diversi comuni della provincia di Teramo, ed è stato interessante scoprire i vari modi di dire dell’uno e dell’altro.
La stessa parola pronunciata da un teramano o da un castellano, assume connotazioni completamente diverse.
La parola bambino a Teramo si dice Frichin, a Castelli Bardasce, per fare degli esempi.
Questa piacevole contaminazione è stata frutto di non poche risate a casa nostra.
Per non perdere familiarità con il dialetto ho inventato un gioco che ci ha fatto compagnia per diverso tempo nel tragitto, verso il mare d’estate, e verso le attività pomeridiane d’inverno.
Io pronunciavo una parola in dialetto e i miei figli dovevano indovinarne il significato:
- Lu pet (il piede) diventava il Lupo
- La ciammarica (la lumaca) diventava la ciambella
- Lu jienucchie (il ginocchio) era l’occhio
- Lu vasenecol (il basilico) diventata il vaso di Nicola
L’Abbecedario d’Abruzzo idea regalo per Natale di Stefania Di Claudio
Quando la mia amica Stefania Di Claudio mi ha fatto dono l’estate scorsa del cofanetto dell’Abbecedario d’Abruzzo non ci potevo credere.
Sembrava fatto apposta per noi, ancora più gradito, in quanto dedicato a Mamma dove mi porti?
Lo ripropongo in occasione del contest 123 Natale su Instagram, a cui sto partecipando per il terzo anno con grande piacere, perché rappresenta un’ottima idea regalo per Natale e per le occasioni importanti in omaggio all’abruzzesità.
L’anno scorso ho partecipato con il Monopoly Abruzzo dedicato ai Borghi più Belli d’Italia, leggete qui >> Monopoly Abruzzo e Molise con i borghi più belli d’Italia
Chi è Stefania Di Claudio
Stefania Di Claudio è nata a Villa Rossi, piccola frazione alle porte di Castelli, paese dell’arte ceramica, in provincia di Teramo.
E’ cresciuta respirando l’arte in tutte le sue sfaccettature e non poteva che essere un’artista a sua volta, nonostante faccia tutt’altro di professione.
Lei non ama definirsi tale ma ha le mani d’oro ed è bravissima in tutto quello che realizza.
Mi ha raccontato di quando le sue sorelle più grandi, si divertivano ad origliare sotto la finestra della scuola serale a Villa Rossi.
Gli anziani che avevano aderito a questa bella opportunità offerta dal Comune di Castelli, seguivano le lezioni e imparavano a leggere, scrivere e contare.
Molti di loro avevano iniziato a lavorare da giovanissimi e non avevano avuto la fortuna di poter completare o approfondire gli studi.
Da quella finestra aperta, le sorelle Di Claudio origliavano le lezioni, non senza qualche risata per le buffe esclamazioni degli attempati alunni.
Alla domanda “Che cos’è questa?”
La U di Uva diventava Ciapparetta, la E di Erba diventata Jerva, e così via…
Da questa bella storia prende forma, una sera dello scorso inverno, l’idea di creare delle schede con le parole in dialetto.
Un modo per mantenere viva la tradizione, le parole del tempo che furono, che tornano alla memoria, utilizzate ancora oggi.
Che cos’è l’Abbecedario d’Abruzzo
L’Abbecedario abruzzese è un alfabeto in dialetto abruzzese.
23 schede plastificate, ognuna con una lettera dell’alfabeto, una parola in dialetto che inizia per la lettera corrispondente con relativa illustrazione.
Stefani Di Claudio, mamma dalle mani d’oro, ha realizzato un piccolo capolavoro, con tanto di cofanetto personalizzato e me ne ha fatto dono.
L’Abbecedario d’Abruzzo nelle scuole
L’idea di Stefania è stata accolta con grande entusiasmo, un successo meritato, quanto inaspettato per l’artista.
Una delle soddisfazioni più grandi è stata la richiesta da parte delle scuole, che hanno inserito l’originale alfabeto nelle aule per avvicinare i bimbi alla tradizione abruzzese.
La voglia di mantenere vivo il legame con la propria cultura è forte e va valorizzato.
Insegnare ai bimbi parole in dialetto li aiuta a conservare memoria storica della terra in cui sono nati e stanno crescendo.
Come trovare l’Abbecedario?
Per avere informazioni su come ricevere l’Abbecedario abruzzese contattate Stefania Di Claudio al numero 339 5961785
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