Sant’Anna protettrice delle madri e delle donne incinte: la scelta del nome di mia figlia.
“Mamma perché mi chiamo Arianna?”
Ogni tanto mia figlia riformula questa domanda e io sorrido perché so che ama sentirsi raccontare questa storia.
Sorrido oggi, anche se quando ci ripenso non nego di avere ancora un nodo in gola e gli occhi diventano subito lucidi.
La risposta è sempre la stessa: “Il nome te lo sei scelto da sola!”.
È proprio così, mia figlia il nome se l’è scelto da sola 14 anni fa, o meglio me lo ha imposto, e una promessa che diventa voto non può essere infranta, se ciò che hai chiesto viene esaudito.
Soprattutto quando quello che chiedi è il desiderio più grande di tutti, quello per cui il cuore inizia a palpitare all’impazzata appena compaiono le due lineette sul test di gravidanza, ma spesso anche prima, perché una mamma lo sa già quando il suo piccolino ha deciso di annidarsi e crescere dentro di lei.
E il mio cuore e quello di mia figlia battevano forte quel 26 luglio 2007, faceva caldo come oggi, quando arrivò la risposta, attesa con la sicurezza e l’incoscienza di chi sa che va tutto bene, di chi non ha il benché minimo sospetto di ciò che si profilava all’orizzonte.
Incredulità e impotenza nel leggere quell’alta percentuale di rischio che lasciava poco spazio alla sicurezza e all’incoscienza.
Il giorno in cui arrivò l’esito di uno dei tanti, forse troppi, esami che si fanno in gravidanza era il 26 luglio come oggi, giorno dedicato a Sant’Anna, protettrice delle madri e delle donne incinte.
Nella mia città, si celebra una messa nella piccola chiesa dedicata alla Santa e il Vescovo offre la benedizione alle donne incinte e ai bambini presenti.
Non ci pensai due volte, l’uscita prima dal lavoro, la corsa in macchina e via, in fila insieme a neo mamme con bimbi piccolissimi e donne col pancione, molto più incinte di me, a prenderci la nostra benedizione con i due cuori che continuavano a battere all’impazzata.
Impossibile trattenere le lacrime che diventarono singhiozzi e sotto gli sguardi inteneriti dei presenti, che potevano intuirne il motivo, quando arrivò il mio turno, il vescovo mi abbracciò, rassicurandomi che sarebbe andato tutto bene e si sarebbe risolta ogni cosa.
Fu in quel momento che decisi che se si fosse risolto tutto per il meglio, e la creatura che sapevo essere femmina, fosse nata sana e forte come speravo, si sarebbe chiamata Arianna.
La spada di Damocle sulle nostre teste rimase in bilico per quasi due mesi e poi la telefonata che mise la parola fine a quell’agonia arrivò e mentre io esplodevo di gioia, lei iniziava a puntare i piedi sul mio fegato e non potevo sapere che non avrebbe più smesso col carattere caparbio che si ritrova!
Tanti auguri a tutte le Anna e chi ha Anna nel nome.
Sant’Anna protettrice delle madri
La Chiesa della foto si trova in Piazza Sant’Anna a Teramo, ci siamo state qualche giorno fa per ringraziare come ogni anno.
Alle ore 19 del 26 luglio, come ogni anno, ci saranno le benedizioni delle donne incinte e dei bambini nati nell’anno.
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Ho raccontato altre storie legate alla mia famiglia.
Mia nonna mette al sicuro il figlio treenne dal passaggio dei tedeschi, durante la seconda guerra mondiale, leggete qui >> Le mamme al tempo della guerra #pernondimenticare
Le SS. Messe con le Benedizioni a Piazza Sant’Anna di Teramo
Martedì 26 luglio 2022, sarà celebrata la Santa Messa alle ore 19.
Al termine della celebrazione liturgica verranno benedetti le mamme in dolce attesa e i bimbi nati nell’anno.
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