2 ottobre: Festa dei Nonni angeli custodi dei nipoti - Mamma dove mi porti?
Home Ti racconto 2 ottobre: Festa dei Nonni angeli custodi dei nipoti

2 ottobre: Festa dei Nonni angeli custodi dei nipoti

written by Donatella Toletti
2 ottobre: Festa dei Nonni angeli custodi dei nipoti

 

2 ottobre: Festa dei Nonni angeli custodi dei nipoti

Dal 2005 nella giornata del 2 ottobre si celebra in tutta Italia, la Festa dei Nonni.

I nonni sono figure insostituibili nella gestione familiare, non si tirano mai indietro in caso di bisogno e rappresentano un fondamentale punto di riferimento, per genitori alle prese con il lavoro e le attività pomeridiane dei piccoli.

Diventare genitori è meraviglioso ma diventare nonni lo è ancor di più.

Alimentando il rapporto a vicenda, nonni e nipoti hanno bisogno l’uno dell’altra, i primi per ritrovare la spensieratezza andata, i secondi per apprendere, dai gesti e dalle parole, di chi ha tanto da raccontare.

2 ottobre: Festa dei Nonni angeli custodi dei nipoti

Le piccole e grandi attenzioni, la bontà dei piatti cucinati lentamente, i consigli giusti, gli abbracci e i baci che sembrano non bastare mai.

Negli anni scorsi abbiamo colto la fragilità della loro esistenza, privandoci della loro presenza costante e rassicurante, lo abbiamo fatto per proteggerli.

Forte il bisogno di festeggiarli per il grande amore e l’attenzione che hanno nei confronti dei nipoti.

Dedicato ai nonni, a chi ha la fortuna di poterli vivere, ai nipoti che li possono vedere quotidianamente, a chi può vederli solo attraverso uno schermo, a chi può solo alzare gli occhi e mandare un bacio al cielo.

Auguri a tutti i nonni!!

I mie 6 nonni

Vi racconto un po’ di me e del mio passato, celebrando le figure che fanno parte del mio vissuto.

Ho conosciuto tre dei quattro nonni che mi spettavano di diritto e nemmeno troppo bene, almeno non tutti.

Nonna paterna

La mamma di mio padre, Giuseppina, è morta di tubercolosi quando lui era un giovanotto poco più che ventenne, una donna bella e buona che ha cresciuto da sola il suo unico figlio, non facendo mancare nulla a quel bambino dalle scarpe e i capelli sempre in ordine.

Nonno paterno

Vincenzo, il padre di mio padre me lo ricordo altissimo, vestito di nero, mi sorrideva, ma con un sorriso strano, parlava poco ed era gentile.

Le domeniche papà andava a prenderlo e arrivava a casa, pranzo in famiglia, passeggiata ai giardini Madonna delle Grazie e lo riportava dove viveva, a Casalena, in manicomio o casa di cura, che fa meno paura.

Quando tornò dalla guerra non era più lo stesso e fu rinchiuso lì.

Ci ha passato tutta la vita.

Io non potevo sapere tutto questo, ero troppo piccola.

Dopo qualche anno, non potè più uscire, era malato, il sabato papà andava a trovarlo, sigarette e giornali, io aspettavo in macchina.

Ero intimorita dai signori che passeggiavano nei dintorni delle palazzine dove viveva mio nonno che mi salutavano e sorridevano sdentati.

Non potevo sapere che fossero assolutamente innocui.

Ricordo mio nonno altissimo, salvo poi scoprire, quando è morto, anni dopo, che non lo era.

Ero io bimbetta a guardarlo col naso in su.

Nonna materna

La mamma di mia madre, Concetta, era una donna forte, energica e simpatica, coltivava la terra e non si fermava di fronte a nulla.

Le troppe cadute, l’avevano resa paralitica e camminava trascinando una sedia, giocavamo a carte a bordo del suo letto, e mi faceva vincere sempre, batteva le mani, lei sdraiata, mentre io, con pezzi di stoffa improvvisavo danze orientaleggianti.

Ridevamo tanto insieme.

Mangiava il pane ammorbidito con il vino, profumava di buono e io dicevo a mia madre “Voglio quello che mangia la nonna…”.

Avevo 6 anni quando è morta e non ho capito bene cosa significasse.

Nonno materno

Il padre di mia madre era un omone grande e austero, rideva e parlava poco.

Nonno Vincenzo, “Bertone” per gli amici, era uno che si faceva rispettare da tutti.

Anche lui era stato in guerra e mi insegnava le canzoni dell’epoca: era un comunista convinto!

Facevamo lunghe camminate io e lui, anche di diversi chilometri, mi veniva a prendere all’asilo e tornavamo a piedi.

Canotta di lana, in inverno e in estate, una vita vissuta in campagna.

E’ arrivato a 85 anni fumando e bevendo i suoi 5 bicchieri di vino ogni giorno, non poteva più camminare, ma lo spirito era immutato.

I miei due nonni in più

Vi ho raccontato dei miei quattro nonni, quelli “ufficiali”, che, fisiologicamente abbiamo tutti ma non potete sapere che io, in realtà, ne ho avuti ben sei.

Come vi ho raccontato, dei quattro nonni, ne ho conosciuti solo tre, perché la madre di mio padre, era malata ed è stata per lunghi anni in sanatorio.

 È morta quando lui era solo un ragazzo, mentre mio nonno, di ritorno dalla guerra, fu ricoverato in una casa di cura a Teramo.

Il mio papà, rimasto solo, all’età di 7 anni, fu, affidato ad una coppia di zii che aveva sei figlie femmine.

I parenti lo accolsero come il figlio maschio che non avevano avuto, amato e coccolato, con l’amore di cui hanno bisogno i bimbi a quell’età.

Attenzioni e cure da parte degli zii e delle sei cugine coetanee, che non gli hanno mai fatto mancare nulla.

Quando sono nata, per me erano loro i nonni, non conoscevo la lunga storia travagliata di mio padre e Nonna Filomena e Nonno Antonio sono stati i miei nonni a tutti gli effetti.

Visite domenicali, pranzi e cene in famiglia, Natale e feste comandate, risate e tanto calore umano che non mi hanno mai fatto capire di non essere una “nipote vera”.

Oggi voglio ricordare i miei sei nonni, perché non è da tutti, avere la fortuna di crescere in una famiglia, diciamo, “allargata” dalla vita, dalla guerra e dalle vicissitudini che hanno unito, anziché dividere.

Quanto sarebbe stato bello ricordare quei giorni, non lo sapevo, all’epoca, lo so adesso.

*******************

Per conoscere altre storie che mi riguardano da vicino leggete la sezione Ti racconto.

 

Se il post dedicato al 2 ottobre: Festa dei Nonni, vi è piaciuto, potreste condividerlo!

**************

Se vi fa piacere ricevere via mail i post di Mamma dove mi porti? iscrivetevi al blog nella sezione ISCRIVITI QUI, è sufficiente lasciare il vostro indirizzo email e confermare nel messaggio che riceverete.

Seguitemi anche su

Facebook, InstagramTwitter 

Per informazioni, collaborazioni e curiosità scrivetemi pure: 

contatti@mammadovemiporti.it

Altre info:

Chi sono

 

 

0 comment

Potrebbero interessarti anche

Leave a Comment